Suggerita dalla Corte di Cassazione in una recente sentenza della IV sezione penale una modalità per attuare una sorveglianza continuativa di un lavoratore fragile destinatario di prescrizioni del medico competente inerenti al divieto di lavoro notturno e di lavori in ambienti confinati o in solitario. Il testo e il commento a cura di G. Porreca.
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