Ai fini dell'applicazione delle norme di cui al D. Lgs. n. 81/08 rileva l'oggettivo espletamento di mansioni tipiche dell'impresa a prescindere dal fatto che il "lavoratore" possa o meno essere titolare di impresa artigiana ovvero lavoratore autonomo.
Il datore di lavoro che non adempie agli obblighi di informazione e formazione risponde a titolo di colpa specifica dell'infortunio di un lavoratore dipeso da una sua condotta negligente trattandosi di conseguenza diretta e prevedibile di tale inadempienza.
Una azienda è in possesso di un Documento di Valutazione del Rischio (anno 2017) firmato in copertina da DL, RSPP, RLS e MC in carica al momento della redazione. Successivamente sono subentrati un nuovo datore di lavoro e nuovi RSPP e MC i quali si sono limitati a firmare la copertina del DVR per presa visione. Va bene così o il Documento andava rifatto come ha sostenuto a seguito di ispezione la ASL secondo la quale si sarebbe dovuto effettuare nuova valutazione dei rischi? Risposta a cura di G. Porreca. Il lettore che ha formulato il quesito segnala il caso di una azienda nella quale è subentrato un nuovo datore di lavoro e chiede se quest’ultimo, nel rispetto delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro di cui al D. Lgs. n. 81/2008, è tenuto a rinominare il RSPP e il medico competente nonché a rifare la valutazione dei rischi ed a rielaborare un nuovo documento di valutazione dei rischi (DVR). Il caso segnalato è analogo a quello.................
Vuoi essere aggiornato? Iscriviti alla newsletter. Iscrizione gratuita.
Se sei iscritto e non ricevi la newsletter o se hai cambiato indirizzo
e hai dimenticato di comunicarlo rinnova l'iscrizione Qui
Si registra un altro caso nel quale il Tribunale e la Corte di Appello hanno dato una diversa interpretazione sulla natura del rischio, specifico o interferenziale, che ha portato all'infortunio di un lavoratore in un cantiere edile. La Corte di Cassazione ha preso lo spunto per ribadire tutti gli indirizzi già forniti in materia evidenziando in particolare che l'obbligo per il CSE di sospensione ex art. 92 D. Lgs. 81/2008 è comunque sganciato dalla sussistenza di un rischio interferenziale. Il testo e il commento a cura di G. Porreca.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministero della Salute ha revisionate con il Decreto 10 ottobre 2023 le tabelle delle malattie professionali nell'industria e delle malattie professionali nell'agricoltura, di cui agli articoli 3 e 211 del D.P.R. 30 giugno 1965 n. 1124. Le modifiche e le integrazioni sono state inserite in tabelle allegate al decreto stesso.
Ambiente&Sicurezza ha organizzato un Webinar gratuito sul tema “Nuovo Accordo Stato/Regioni - Analisi e commento della bozza agosto 2023” che si svolgerà il 28 novembre 2023 dalle ore 10.30 alle ore 11.30, relatori Marta Alberio e Silvia Bollini. Moderatore Massimo Cassani, direttore editoriale di Ambiente&Sicurezza.
La responsabilità del committente di un'opera edile per un infortunio accaduto durante i lavori commissionati non è esclusa sul rilievo che destinatario degli obblighi antinfortunistici é il datore; occorre verificare l'incidenza della sua condotta nell'eziologia dell'evento. Un indirizzo questo ribadito dalla Corte di Cassazione in una recente sentenza della IV Sezione penale. Il testo e il commento a cura di G. Porreca.
Può un datore di lavoro nominare quale responsabile del proprio servizio di prevenzione e protezione un dipendente di un’altra azienda o vi è una incompatibilità fissata da parte delle disposizioni di legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro? Risposta a cura di G. Porreca Quella segnalata dal lettore in questo quesito è una di quelle soluzioni che pur se consentite dal legislatore sono comunque adottate a seguito di una scelta del datore di lavoro e subordinate ad una valutazione da parte dello stesso dell’opportunità o meno di adottarle. Il legislatore si è preoccupato con l’art. 32 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 di stabilire quali debbano essere i requisiti professionali che deve avere il responsabile del servizio di prevenzione e protezione individuandoli................
Può essere revocato il provvedimento di sospensione dell’attività lavorativa di cui al comma 1 dell’art. 14 del D. Lgs. n. 81/2008 in caso di gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro se è ancora in corso la procedura per l’estinzione del reato per cui è stato adottato il provvedimento stesso prevista dal D. Lgs. n. 758/1994? Risposta a cura di G. Porreca. Per rispondere al quesito occorre fare una lettura coordinata degli articoli 20 e 21 del D. Lgs. 19 dicembre 1994 n. 758, contenente “Modificazioni alla disciplina sanzionatoria in materia di lavoro”, e dell’art. 14 del D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, contenente “Provvedimenti degli organi di vigilanza per il contrasto al lavoro nero irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori”. Secondo il comma 1 dell’art. 20 del D. Lgs. n. 758/1994 l’organo di vigilanza.................