La designazione di un preposto per il rispetto delle misure di prevenzione può esonerare il datore di lavoro da responsabilità nel caso si riscontri l'inidoneità di una misura prevista nel documento di valutazione dei rischi? Un insegnamento fornito dalla Corte di Cassazione in una recente sentenza della IV Sezione penale. Leggi il testo della sentenza e il commento a cura di G. Porreca.
In una holding il datore di lavoro di una società A, a chiesto un lettore, gestisce le attività di facility management, tramite i Servizi Generali, anche per una società B dello stesso gruppo. Secondo il suo parere può il datore di lavoro della società A delegare, ai sensi dell’articolo 16 del D. Lgs. n. 81/2008, un dirigente dipendente di un’altra società che fa parte della stessa holding? La risposta a cura di G. Porreca.
Prorogati al 31/12/2026 i termini per completare l'adeguamento alla normativa antincendio per le strutture turistico-algerghiere con oltre 25 posti letto, esistenti all’11/5/1994 e in possesso dei requisiti per l’ammissione al piano straordinario di adeguamento previsto dal DM 16/3/2012 (la scadenza precedente era il 31/12/2024) e al 31/12/2027 i termini per l'adeguamento degli istituti scolastici.
Secondo il consolidato orientamento della Corte di Cassazione, il dovere di sicurezza, con riguardo ai lavori svolti in esecuzione di un contratto di appalto o di prestazione d'opera, è riferibile, oltre che al datore di lavoro dell’impresa appaltatrice o al lavoratore autonomo, anche al committente. E’ un indirizzo questo che la Corte di Cassazione ribadisce ogni qualvolta a ricorrere ad essa è un committente. Leggi il testo della sentenza e il commento a cura di G. Porreca
In tema di reati omissivi colposi in materia di prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro, se vi sono più titolari della posizione di garanzia, ciascuno è, per intero, destinatario dell'obbligo giuridico di impedire un evento infortunistico. Lo ha sostenuto la Corte di Cassazione in una recente sentenza della IV Sezione penale. Leggi il testo della sentenza e il commento a cura di G. Porreca.
Non risponde il CSE dell’infortunio di un lavoratore se legato non a difetti del psc ma alla condotta del datore di lavoro nel predisporre le attrezzature e nel formare il personale adibito al loro impiego o alla imprudente condotta dei loro operatori.
La previsione nel DVR del non utilizzo di una macchina, benché presente nel luogo di lavoro, dimostra la consapevolezza di un eventuale pericolo il che comporta una particolare vigilanza affinché tale previsione fosse fatta osservare effettivamente.
L'espressione "per conto" può essere riferita a chi opera "per incarico di, oppure "in nome di", o ancora "a favore di" oppure perché ha stipulato un contratto o perché si avvantaggia di tale realizzazione oppure perché è stato delegato ad occuparsene.
In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro il subappaltante è esonerato dagli obblighi di protezione solo nel caso in cui i lavori subappaltati rivestano una completa autonomia e senza alcuna sua ingerenza rispetto ai compiti del subappaltatore.