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REPERTORIO DELLE SENTENZE  |  ORDINE CRONOLOGICO  |  CASSAZIONE  |  2024 
 
 
 
 
 
   
 
Sentenza Cassazione (816): Sulle responsabilità negli appalti interni del committente e degli appaltatori per gli infortuni sul lavoro - penale Sezione IV n. 20771 del 27/05/2024.
I doveri relativi alla sicurezza dei lavoratori gravanti sul committente non elidono la posizione di garanzia comunque riconducibile all’appaltatore allorquando destini gli stessi a mansioni pericolose in ragione del contesto in cui esse sì svolgono.
 
   
 
Sentenza Cassazione (815): Sull’obbligo di vigilanza del datore di lavoro sul comportamento del preposto e sull’operato dei lavoratori - penale Sezione IV n. 23049 del 10/06/2024.
Il datore di lavoro deve vigilare per impedire l'instaurazione di prassi contra legem foriere di pericoli per i lavoratori, specie se adottate con il consenso del preposto, dovendo in tal caso rispondere anche dell’omessa vigilanza sul suo comportamento.
 
   
 
Sentenza Cassazione (814): Sulla protezione degli scavi dal rischio di caduta dall’alto e sulla protezione nei lavori in quota - penale Sezione IV n. 21035 del 29/05/2024.
Per "lavori in quota" debbono intendersi, non solo le operazioni che si svolgano ad un'altezza superiore a due metri da terra bensì tutte le attività che si svolgano su superfici dalle quali i lavoratori possano cadere da un'altezza di oltre due metri.
 
   
 
Sentenza Cassazione (813): Sull’obbligo dei datori di lavoro di adottare idonee misure a protezione delle aperture verso il vuoto - penale Sezione IV n. 17682 del 06/05/2024.
Le tapparelle chiuse non creano un conveniente sbarramento all'apertura verso il vuoto e potendosi sollevare non possono essere equiparate a protezioni quali parapetti, ringhiere o altre strutture solide fissate al suolo e insuscettibili di essere rimosse.
 
   
 
Sentenza Cassazione (812): Sulla estinzione dei reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro di cui all’art. 24 del D. Lgs. n. 758/1994 - penale Sezione III n. 18028 del 08/05/2024.
Per l’estinzione dei reati di cui all’art. 24 del d.lgs. 758/1994 il contravventore deve eliminare le violazioni secondo quanto indicato dall’organo di vigilanza e poi provvedere al pagamento della sanzione amministrativa nel termine di trenta giorni.
 
   
 
Sentenza Cassazione (811): Sull’obbligo dei DdL di adottare misure per la protezione dai rischi anche se interferenziali - penale Sezione IV - n. 17683 del 06/05/2024.
La redazione del Duvri, a carico del committente, serve a assicurare una valutazione globale dei rischi e costituisce il risultato di una cooperazione e coordinamento tra tutti i datori di lavoro i quali non sono comunque esonerati dagli obblighi d prevenzione.
 
   
 
Sentenza Cassazione (810): Sulla responsabilità del CSE se non ha sospeso le attività in presenza di rischi gravi e imminenti - penale Sezione III - n. 18040 del 08/05/2024.
Il CSE svolge una alta funzione di vigilanza sulle lavorazioni che comportino rischi interferenziali e, nel caso che riscontri direttamente pericoli gravi e imminenti, ha comunque l'obbligo di sospendere le attività anche se correlati a rischi specifici.
 
   
 
Sentenza Cassazione (809): Sulla responsabilità di un dirigente scolastico per l’infortunio accaduto a un alunno in una scuola - penale Sezione IV - n. 17447 del 30/04/2024.
Il cortile di una scuola può essere equiparato a un luogo di lavoro ai fini della determinazione delle responsabilità per l’infortunio accaduto a un alunno. condannato un dirigente scolastico per lesioni con inosservanza della disciplina antinfortunistica.
 
   
 
Sentenza Cassazione (807): Sulla colpa soggettiva del datore di lavoro in caso di errate indicazioni fornite da “saperi esperti” - penale Sezione IV - n. 15406 del 15/04/2024.
Affinché si possa escludere la colpa del datore di lavoro per errate indicazioni di ‘saperi esperti’ sulla valutazione dei rischi e sulle modalità per prevenirli, è necessario che esse non siano verificabili tramite le sue competenze e l‘ordinaria diligenza.
 
   
 
Sentenza Cassazione (806): Su quando per un infortunio accaduto presso un macchinario può rispondere anche il venditore - penale Sezione IV - n. 1959 del 17/01/2024.
Per l’infortunio di un lavoratore presso una macchina riconducibile a una inadeguatezza dei suoi congegni antinfortunistici risponde anche il venditore senza che possa rilevare, a sua discolpa, la presenza di una formale certificazione di regolarità.
 
   
 
Sentenza Cassazione (805): Su quando il comportamento di un lavoratore non può considerarsi eccentrico o esorbitante - penale Sezione IV n. 12332 del 26 marzo 2024.
Il comportamento di un lavoratore non è esorbitante dall’area di rischio del titolare della posizione di garanzia qualora un infortunio occorsogli sia riconducibile alla violazione dii una molteplicità di disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro.
 
   
 
Sentenza Cassazione (804): Sull’obbligo della valutazione dei rischi nel caso del cambio del datore di lavoro - penale Sezione IV n. 8282 del 26 febbraio 2024.
Nel caso di avvicendamento nella posizione di garanzia in una impresa già costituita, il nuovo datore di lavoro deve muovere dalla personale analisi dei rischi presenti in azienda potendo, all'esito di essa, anche solo fare proprie quelle già realizzate.
 
   
 
Sentenza Cassazione (803): Su quando il preposto è ritenuto responsabile dell’infortunio di un lavoratore - penale Sezione IV n. 6790 del 19 febbraioo 2024.
In tema di infortuni sul lavoro il preposto, titolare di una posizione di garanzia a tutela dell'incolumità dei lavoratori, risponde degli infortuni loro occorsi purché sia titolare dei poteri necessari per impedire l'evento in concreto verificatosi.
 
   
 
Sentenza Cassazione (802): Sulla responsabilità per infortuni presso macchine non conformi alle norme antinfortunistiche - penale Sezione IV n. 10665 del 14 marzo 2024.
La responsabilità dell'imprenditore che mette in funzione macchine o impianti non conformi alle norme antinfortunistiche senza porvi rimedio non fa venir meno quella di chi ha costruito, installato, venduto o ceduto gli impianti o i macchinari stessi.
 
   
 
Sentenza Cassazione (801): Su quando il comportamento di un lavoratore può essere invocato come imprevedibile o abnorme - penale Sezione IV n. 7413 del 20 febbraio 2024.
Il comportamento avventato del lavoratore tenuto mentre svolge il proprio lavoro può essere invocato come imprevedibile o abnorme solo se il datore di lavoro ha adempiuto a tutti gli obblighi che gli sono imposti in materia di sicurezza sul lavoro.
 
   
 
 
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